Un figlio ripercorre le tappe della sua vita e del rapporto con la famiglia. Un padre morto cinquantenne, una madre che pretende attenzioni esclusive, invadente e amorevole allo stesso tempo, una teoria di zie e zii che compongono un universo familiare stravagante, ma anche opprimente, intenso e struggente. Le parole del figlio, pagina dopo pagina, dettano un diario disordinato, un racconto introspettivo e profondo, fatto di riflessioni e piccole avventure. Sullo sfondo, un male che erode, inarrestabile, ricordi e identità della madre.
C’erano sei re è un romanzo che sa essere ironico e divertente, ma anche scuotere nel profondo la sensibilità del lettore.
“Io sono un figlio, non posso apparire così vecchio. Quanti anni avrò? Non certo i cinquanta che dice l’anagrafe. Meno, di certo meno. Un’età da figlio.”
Mauro Mirci, geologo, vive e lavora a Piazza Armerina. Con Nulla die ha pubblicato il romanzo Chi non sogna un futuro radioso (2016) e le raccolte di racconti L’impavida eroina eccetera (2011), Bidone azzurro (2021) e Destini (2022).