Il maiale sporcaccione

di Mauro Mirci

Questa campagna belga contro l’abbandono indiscriminato dei rifiuti ha fatto arrabbiare i cinquecentisti italiani. “I possessori e conduttori di Fiat 500 non sono degli sporcaccioni”. Mi sembra molto in linea con lo spirito italiano il dedicarsi a sproloqui e chiacchiere inutili su dettagli trascurabili, quando il messaggio non è tanto incentrato sul modello di automobile quanto sul porco che lancia il sacchetto di immondizia dal finestrino. Oddio, è plausibile che il copywriter belga abbia associato, un po’ maliziosamente, l’idea dello sporcaccione a quella di qualcuno che guida una storica automobile italiana (presumibilmente un italiano? Ma cosa vuol dire, che solo gli italiani imbrattano il Belgio?). Oppure è possibile che, per non offendere la sensibilità di qualche casa automobilistica, abbia utilizzato l’immagine di una macchina ormai fuori produzione. Oppure non si voleva garantire una pubblicità occulta. Oppure non si voleva legare il tipo d’auto a una particolare categoria sociale (è più accettabile un ricco porco in Mercedes o un porco proletario in utilitaria?).

Come che sia, il protagonista principale dell’immagine è il porco che lancia il sacchetto di pattume. E la scritta dice: “Non prendete gli spazi pubblici per porcili”.

Più chiaro di così!

Più che una protesta dei cinquecentisti, quindi, ci si sarebbe attesi una protesta delle associazioni di tutela dei suini o simili.

Ma, per quanto se ne sa, né dai cari porcelli, né dai loro estimatori sono state inoltrate proteste scritte o verbali.

Il che è strano, perché non si ha notizia di maiali dediti alla guida di automezzi, mentre è purtroppo nota la tendenza degli esseri umani a spargere rifiuti ovunque, senza rispetto di nulla e nessuno.

Le fonti:

http://www.repubblica.it/esteri/2016/07/28/foto/belgio_pubblicita_manifesti_maiale_italia-144952001/1/?ref=HRESS-1#2

http://www.lavenir.net/cnt/dmf20160726_00857860/la-fiat-500-ni-cochon-ni-poubelle

P.S. – Due pesi e due misure

Non risulta che i cinquecentisti italiani si siano mai adombrati per l’utilizzo della celebre utilitaria Fiat da parte del signor Lupin III, ladro gentiluomo, è vero, ma pur sempre malvivente. Ecco, un maiale può essere sporcaccione ma difficilmente sarà disonesto. Lo stesso non può dirsi del signor Lupin III, che con l’onestà ha sempre avuto poco a che fare.

http://www.autoblog.it/post/354957/le-automobili-nella-letteratura-la-fiat-500-di-lupin-iii

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