“Nella profonda voragine fumosa di zolfo, ove si respira una tenebrosa, immobile atmosfera e l’unico bagliore emana olezzo di morte”… la presenza di fanciulli costretti “a soccorso morto” al duro, disumano, mortale lavoro è l’amara verità e il “cimitero dei carusi” nel cuore della Sicilia (Gessolungo. CL) ne è una testimonianza .
Oggi, questo mondo, per fortuna, è scomparso, ma la memoria del dolore e dei lutti ci appartiene ancora.
Per non dimenticare
Germogli ingialliti sottoterra
di Tanino Platania
“Carusi” in miniera
Ancor mattino non era
e di già “calavano”
bui i giorni,
a svendere
fanciullezze
di esili corpi nudi,
e fiati caldi
di gialle fibre del respiro…
… Infanzie negate
con l’andare scalzi
a trasportar “sterrate”
per cunicoli neri,
ad accelerare
età corrugate,
tra sogni vuoti
e pieni cimiteri…
… Ora
che è diventata
cenere l’infanzia
e una scheggia di sole
scampata alla notte,
incalza
montagne di ricordi
di basse latitudini,
ancora m’incupisce
forse più
del lutto nero.