di Danilo Cannizzaro
…Leggevo fra le coste dei suoi libri allineati, molte volte ripetevan “…gia” e “…fia” nel finale dei lor titoli solenni, ma ce n’erano altrimenti che recavan pure: “…zia”. Fui allora incuriosito di conoscere, potendo, una qualche mia parente di cui non sapevo ancora; ero infatti, a quell’età, di sicuro affascinato da quel mondo oscuro e vago degli amori ostacolati fra parenti “stretti” e quindi la mia blanda comprensione dello scibile appropriato mi guidò, seduta stante, verso il libro misterioso.
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