di Antonio Musotto
Direttamente dal blog di Antonio Musotto:
Dieci (anzi undici) pessimi consigli gratuiti per diventare un grande scrittore famoso ( e ricco).
1. Cambiate il vostro nome di battesimo: come pensate di avere successo se vi chiamate Mario Rossi? Prendete esempio dai grandi del passato, procuratevi un degno pseudonimo, ad esempio Pierpaolo Moravia, o Marguerite Montale, se volete esagerare c’è sempre un Leonardo Manzoni che si porta con tutte le stagioni.
2. Un grande scrittore famoso non è sposato, non porta i bambini ai giardinetti, perché non ha tempo da perdere con la bassa manovalanza del genere umano; lui è troppo impegnato ad osservare pazzi e frustrati, per poterci narrare le loro letterarie terribili disgrazie.
3. Il parrucchiere è fondamentale, conoscete qualche grande scrittore famoso con l’alopecia? Molto meglio un buon trapianto di cuoio capelluto che investire la stessa cifra in un master di autoediting, che il risultato si vede subito.
4. Un buon costumista, più efficacemente di un noto sarto, sarà in grado di farvi apparire vissuto ma impeccabile, imbrattato dei colori della vita ma senza una stazzonatura, sarà capace di dissimulare tasche da cui estrarre articoli da scrittura assortiti, perché, si sa, un grande scrittore famoso prende spesso appunti.
5. Circondarsi di giovani aspiranti scrittori timidi a cui rubare le idee, da schiavizzare per produrre quelle duecentocinquanta pagine che mancano per finire il romanzo dell’anno, da strapazzare quando avete le palle girate perché l’anticipo dell’editore è già finito ad happy hour e taxi.
6. Conoscere la moglie o il marito dell’editore che, ne siete certi, nonostante lo consideriate un verme idiota e razzista, è il più degno a pubblicare la vostra opera di famoso scrittore; dopo averli conosciuti, coinvolgerli in ricatti a sfondo sessuale, in modo che si facciano parte diligente presso il legittimo coniuge per agevolare la pubblicazione del vostro grande libro.
7. Corrompere i critici è tempo perso, lo fanno tutti, molto meglio minacciarli, magari accoppandogli il dalmata a scopo dimostrativo o bruciargli coreograficamente la macchina nuova, o ancora riempirli di schiaffoni preventivi; la carne del critico è debole, e non resiste ai maltrattamenti fisici, il critico è un mollaccione che non va in palestra, dovendo perdere tutto il suo tempo libero a leggere orrendi libri da encomiare e ottimi volumi da distruggere.
8. Non abbiate alcuna remora ad appoggiare con nonchalanche la vostra Smith & Wesson cal. 38 special sulla scrivania del direttore editoriale che vi sta ricevendo premurosamente perché, con naturale preveggenza, gli avete inviato due cartucce dello stesso calibro( e avete scritto il suo nome sul bossolo) insieme al vostro manoscritto.
9. Apparire in televisione in quei programmi popolari invasi da frustrati e minchioni che sono lì per farsi pubblicità è perfettamente inutile; molto meglio, quando saprete che la fama sta per raggiungervi, ritirarsi in un posto ignoto anche agli agenti del fisco, giusto per alimentare un po’ di mitologia sul grande scrittore famoso ma misantropo.
10. Scegliete un titolo che si faccia ricordare, ed una copertina che colpisca il lettore quando sta per scegliere il vostro favoloso libro in mezzo al ciarpame che affolla le librerie; niente colori tenui o immagini di arte moderna, la pornografia offre innumerevoli soluzioni di grande ed immediato effetto.
11. Se, nonostante i consigli e la buona volontà, non riuscite ad avere successo, potete sempre aprire un blog e riempirlo delle vostre banali masturbazioni materiali e mentali, io l’ho già fatto.
Di Antonio Musotto. medicineman.splinder.com