di Francesco Randazzo
Francesco Randazzo accoglie il mio appello a favore degli scrittori siciliani di chiaro talento ma poco noti. Propongo quindi una sua recensione di “Un bellissimo novembre”, di Ercole Patti. (ma.mi.)
Un bellissimo novembre, di Ercole Patti, è un romanzo semplice nella sua struttura narrativa, che ci racconta di Nino, un ragazzo innamorato, o, sarebbe meglio dire, turbato dalla giovane zia Cettina.
La storia, ambientata in Sicilia nel novembre del 1925, si snoda lineare ma inesorabilmente immersa in un’atmosfera di languore ed eccitazione, carnalità e indolenza, con molte venature di torbide psicologie; ci viene mostrata in tutta la sua sconvolgente tempesta emotiva la scoperta del sesso da parte del ragazzo; ed il sesso, incarnato dalla provocante figura femminile, diviene oggetto assoluto, totalizzante e disperato. L’iniziazione sessuale del giovane viene compiuta dalla giovane zia, con indolenza, con leggerezza quasi incestuosa, e provoca un crescendo emotivo nel ragazzo; c’è, invece, in Cettina il languore e l’indifferenza del “femminile” che si concede al “maschile” senza una reale partecipazione, la zia “accoglie” il ragazzo come in una sorta d’incarnazione archetipa sia sessuale che maternale, dunque portatrice di naturalità ma anche di sottaciuti tabù che vengono infranti senza consapevolezza, pur restando la colpa, che non agita i personaggi ma aleggia intorno ad essi, come un’Erinni in attesa di dispiegare le ali. Il giovane protagonista pagherà il tributo, simile ad un incosciente eroe tragico, con la propria cruenta ed incolsulta morte.
È anche un romanzo sulla Sicilia, sul suo clima solare novembrino, sul languore e l’ebbrezza della vendemmia, della natura rigogliosa, della caccia – che è qui una sorta di crudo rito di socializzazione -, delle apparenze e dei tradimenti. La Sicilia che trasforma gli Dei in satiri e le Ninfe in amanti, la Sicilia del sangue che scorre dentro e fuori le vene. La Sicilia che sorride, inebria tutti i sensi, ubriaca la ragione e sconvolge il corpo, lascia storditi o come nel caso di Nino, ti esalta fino alla catastrofe.
Un bellissimo novembre, di Ercole Patti. Ed. Bompiani, ISBN 88-452-5218-3.
Ercole Patti più che raccontare storie racconta sensazioni, i moti dell’anima dei suoi personaggi, i tratti di una Sicilia scolpita dalla luce e dai colori. Questo grazie alla sua capacità di descrivere, con una parola che diventa quasi tratto di pennello. Parole che si trasformano in luce ottobrina sui pampini, mentre ci sembra di udire i secchi botti ripetuti di un riccio di castagne durante la caduta, fino al morbido affondo in un letto di foglie.
Vi segnalo sperando di fare cosa gradita, il post odierno del nostro Khayyam’ s Blog:
http://khayyamsblog.blogspot.com/2009/03/derby-letterario-e-vita-quotidiana-di.html