di Mauro Mirci
Cinque racconti che ruotano intorno al mondo del calcio. Storie di uomini il cui destino è indissolubilmente legato ad una palla che rotola su un prato. Il campione, l’arbitro, l’allenatore, la promessa, i tifosi incrociano la loro vita con lo sport più bello e più seguito del mondo, ma il loro orizzonte è molto più ristretto.
Ciao campione: la palla è rotonda… come la vita!
…e il pallone vola alto, altissimo, fuori dalla scuola, in un palazzo, all’ultimo piano, scavalca anche quello e scompare, chissà che fine fa, sale fino alla stratosfera, fino alla cima del mondo e, giusto un attimo prima di cadere dall’altro lato, ricade violentissimo e a ogni botto scoppia una guerra e da qualche parte c’è un terremoto o nasce un calciatore che non leggerà mai un libro ma però è simpatico, la palla gira gira gira e cade e rimbalza sempre più piano, debole, smorta, arriva presso uno scoglio, che è tondo, fa un gran caldo, e c’è Fausto che si tuffa e sembra bello e felice, e quando si immerge è ancora più bello di prima, a vederlo tuffarsi così non lo diresti che è un tossico.
Questa mini raccolta di racconti brevi ci ha sorpreso in modo decisamente favorevole. Nella loro limitata dimensione, i racconti di questo Ciao campione sono piacevoli, e soprattutto non scontati. E’ questo il rischio ricorrente quando la narrativa si occupa di sport e soprattutto dello sport italiano per eccellenza, il calcio.
La contraddittorietà e la complessità del mondo del pallone di solito viene banalizzata, in alcuni casi persino trascurata. Quando questo non avviene, può capitare di imbattersi in enfatizzazioni assolutamente fuori luogo quanto pericolose. Insomma non è semplice scrivere di questo sport, soprattutto in paese come il nostro.
Ebbene, in questo caso il calcio e le sue vicende, i suoi luoghi comuni ispirano storie di vita, morte, amore, solitudine. I destini dei protagonisti sono in simbiosi con gli esiti sportivi, ed in un certo senso i primi influenzano i secondi in maniera determinante e allo stesso tempo imponderabile. E’ come se lo sport si alimentasse delle storie e dei destini dei suoi eroi, piccoli e grandi, e questi, viceversa, legassero gli esiti del loro vivere ad una traiettoria ad effetto di un calcio di rigore, al giro degli spicchi neri e bianchi della palla, ad una decisione arbitrale, ad un incidente di gioco, ad una sostituzione, ad un modulo tattico.
Ci piace che il calcio, almeno in questa piccola opera, sia ridimensionato. E questo quasi si contrappone a quello che il calcio veramente è: uno straripante contenitore di umanità, violenta e disperata.
E’ sufficiente appostarsi ai suoi bordi e tantissime storie di uomini cadranno nelle braccia di chi ha avuto l’amore, la pazienza e l’umiltà di aspettarle, senza voler cambiare le regole del gioco, senza voler capire a tutti i costi un mondo solo guardandolo dall’alto della tribuna per non sporcarsi le scarpe con il fango del bordo campo di una partita di pulcini di periferia. Simone Veritiero (29-09-2003)
Racconti, Italia 2003
88 pp.
Prezzo di copertina € 12,90
Editore: Limina, 2003
ISBN 88-88551-06-9